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Anas condannato per assenza di barriere metalliche di protezione

La sentenza 15859 del 7 maggio 2015, depositata il 28 luglio, della Cassazione, terza sezione civile, fa scuola: l’ANAS deve risarcire l'automobilista uscito di strada su una strada statale in Calabria priva di barriere protettive.

IL FATTO: Nell'ottobre '92, marito e moglie (al volante c'era la signora) convenivano in giudizio l'Anas chiedendone la condanna al risarcimento dei danni da loro subiti in occasione dell'incidente stradale del 5 ottobre '90. La loro vettura, dopo aver sbandato ed essere uscita di strada sulla strada 536 nei pressi di Polistena (RC), cadeva nella sottostante scarpata. La causa era il cattivo stato della sede stradale, priva di segnalazione di pericolo e di guardrail, nonché ricoperta di acqua e fango. Un bel mix pericolosissimo. L'Anas rispondeva picche: eccepiva che la responsabilità dell'incidente doveva ascriversi non a un'insidia stradale, ma alla condotta di guida della signora la cui velocità eccedente quella massima consentita (30 km/h) aveva fatto si che l'auto non fosse trattenuta dal terrapieno posto a margine della carreggiata.
 
LA SENTENZA: L'Anas perdeva una prima volta presso il tribunale di Catanzaro che la condannava al risarcimento dei danni: liquidati in 175.000 in favore dell'uomo(evidentemente aveva riportato gravi lesioni fisiche), e in 674 euro in favore della donna. In secondo grado, la somma scendeva a 150.000 euro. L'ANAS ricorreva in cassazione e qui ecco la terza sonora sconfitta. I motivi? Presenza sul tratto stradale di acqua (proveniente da una fontana limitrofa), con fango e terriccio; mancanza di segnalazione di pericolo e di protezione tramite guardrail, nonostante l'elevata pericolosità del tratto stradale, in quanto posto all'uscita di una curva e in concomitanza con l'apertura di una scarpata di circa 30 metri.
La corte di merito ha confutato anche il ragionamento opposto dall'Anas, secondo cui il fatto che l'auto della signora non fosse stata trattenuta dal terrapieno di contenimento denoterebbe di per sé l'elevata velocità del mezzo. E' stato invece osservato che si trattava di un terrapieno di scarsa consistenza (per altezza e materiale di composizione) e, come tale, non idoneo a impedire lo sbandamento e il precipizio nella scarpata nemmeno da parte di un'auto che procedesse a moderata velocità. 

Fonte: SicurAuto.it

 

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